2014-2015

CSI CLAI IMOLA-PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA 3-0

CSI CLAI IMOLA-PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA 3-0 (25-21, 25-23, 25-20) CSI CLAI IMOLA: Delli Pizzi 8, Musiani 18, Bertozzi, Grillini 3, Piolanti, Marangoni 2, Zanotti 11, Farabegoli, Balzani (L), Pedrazzi 10, Cavalli (L2). All. Luca Parlatini. II° all. Fabio Ghiselli. PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA: Donida, Crotti, Boniotti 1, Amasanti 18, Errichiello 6, Guccione 5, Ciarlini, Musiari (L), Ambrosini 6, Vignola 2, Allegretti 7.All. Davide Zanichelli. II° all. Corrado Longhi (in panchina Giovanni Errichiello). ARBITRI: Marco Marchetti e Marco Censi di Forlì. IMOLA (BO)-Romagna senza pietà. La trasferta della speranza, quella gara che avrebbe potuto riaprire i giochi, forse li ha definitivamente chiusi. La Pavidea Steeltrade è caduta per la terza volta in quella terra romagnola che sta diventando una vera e propria ossessione. Una sconfitta frutto di una prestazione priva di quella autorità e sicurezza che, invece, sarebbero state necessarie per provare l’impresa. La capolista Csi Clai Imola ha saputo giocare con maggiore determinazione e continuità, facendosi trovare sempre molto reattiva sia in ricezione, che in attacco dove la coppia di schiacciatrici Musiani-Zanotti ha messo a terra palloni nei momenti più importanti. Le fiorenzuolane hanno pagato dazio facendosi troppo spesso prendere dalla frenesia e andando incontro ai consueti black out che stanno diventando quasi una costante stagionale. Serviva la gara perfetta per riaccendere un briciolo di speranza e invece la gara perfetta l’hanno giocata le padrone di casa che, a conti fatti, hanno raccolto tre punti ampiamente meritati con i quali tenere il vantaggio sul Sanda Brugherio e avvicinarsi sempre più alla B/1. “Palaruscello” vecchio, poco funzionale e nemmeno tanto grande. Il pubblico, però, non rinuncia al richiamo della gara da prima pagina e riempie le tribune pronto a farsi sentire. Qualche problema di formazione per Luca Parlatini che deve rinunciare all’opposto Lodi ed al giovane talento Michela Ferri. Davide Zanichelli ha preparato la gara al meglio, chiedendo a Ciarlini e compagne una prestazione intensa e senza timori reverenziali. La gara promette parecchio e garantisce emozioni, i punti contano molto e fare l’en plein avrebbe un grandissimo significato. Preliminari classici con strette di mano, qualche abbraccio, un cesto di prodotti gastronomici come omaggio e la solita monetina contesa dalle capitane Ciarlini e Zanotti. Pavidea Steeltrade nella consueta casacca bianca con inserti blu notte che va ad occupare la metà campo alla destra della tribuna, presentandosi con Donida, Amasanti, Errichiello, Guccione, Vignola e Michela Musiari, con Debora Allegretti in caldo. Luca Parlatini ha le idee chiare, sa di avere un organico di qualità e risponde con Marangoni al palleggio, Delli Pizzi opposto, Pedrazzi in mezzo, Musiani e Zanotti in banda e Balzani a libero. Uno sguardo alle posizioni in campo, un cenno di intesa e si comincia. La Pavidea Steeltrade prova subito a alzare il ritmo sotto la spinta di Caterina Errichiello e Veronica Vignola, ma le romagnole si dimostrano molto attente in difesa dove il libero Valentina Balzani non perde un colpo e trovano l’acuto con Serena Pedrazzi che va a piegare le mani a Caterina Errichiello, firmando il break (8-6). Il pubblico è già nella giusta tonalità e accompagna ogni giocata delle padrone di casa con grida ed applausi; in casa Pavidea Steeltrade c’è voglia di replica e tocca a Debora Allegretti e Lorena Amasanti tenere il ritmo di un Imola che scarica potenza sotto il nastro. Michela Musiari trova importanti bagher e tiene duro, Valentina Guccione va al muro vincente su Federica Musiani e le biancoblu vanno a ruota (11-10). Il Csi Clai Imola gioca in modo ordinato, ma qualche volta eccede in sicurezza ed allora arriva l’invasione di Claudia Zanotti a fare arrabbiare la panchina. prova a ingranare il turbo il team romagnolo, Marika Delli Pizzi trova un pallonetto che spiazza Valentina Guccione e allarga la forbice (15-12). La reazione delle fiorenzuolane è blanda e si quantifica in una battuta in rete di Caterina Errichiello che chiama il secondo time tecnico (16-13). Davide Zanichelli dà carica e consigli utili, ma Claudia Zanotti trova lo spazio migliore, Errichiello invece manda lungo e l’Imola se ne va (18-13). Time per Davide Zanichelli, Lorena Amasanti mette giù ed allora la panchina chiama un doppio cambio: Ciarlini va in regia, Anna Boniotti prende il posto di Caterina Errichiello, mentre è ancora Lorena Amasanti ad andare a punti sgretolando il muro eretto da Federica Musiani (19-15). Debora Allegretti non è in condizioni fisiche ottimali, ma stringe denti e gengive pescando la diagonale giusta. Cambia anche Luca Parlatini mandando in battuta Camilla Piolanti che non dà troppo fastidio alle biancoblu impegnate a colmare il gap di tre punti. Zanichelli non vuole dare punti di riferimento alle avversarie e cambia ancora assetto tattico, riportando in regia Veronica Vignola e in banda Caterina Errichiello. Gara emozionante, squadre decise a superarsi, pubblico in tumulto. Guccione colpisce, Amasanti va con la ace per il 22-21 che costringe Parlatini al time. La Pavidea Steeltrade soffia sul collo delle romagnole e prova ad affondare i colpi, ma è più reattiva Federica Musiani che coglie in castagna Michela Musiari. Fasi decisive. Elena Donida non ha fortuna su un attacco di Marika Delli Pizzi che vale il set ball, Musiani mette la ace e archivia il set (25-21). Intervallo occupato dalla estrazione dei numeri vincenti, poi si torna in campo. Stesso copione, stesso spartito. Imola sempre determinato e solido, Pavidea Steeltrade che prova a restare in scia mettendoci impegno e coraggio. Musiani sbaglia l’acuto e la Pavidea Steeltrade va al sorpasso che Debora Allegretti trasforma in break alla sua maniera (5-7). Le fiorenzuolane tentano di dare continuità alla manovra, ma di fronte hanno un avversario che sa fare male ad ogni iniziativa. Delli Pizzi va col replay, Allegretti si fa murare da Claudia Zanotti e Lorena Amasanti non ha troppa fortuna su un pallonetto. Morale della favola: 12-8 e time out per Zanichelli. Lorena Amasanti continua ad essere protagonista, ma l’Imola non cede di una virgola e resta davanti aiutato anche da un pizzico di fortuna su una battuta Martina Marangoni (16-10). Il set si complica ed ecco la mossa di Davide Zanichelli: in panchina Donida, in campo Lisa Ambrosini, una di quelle che non si arrende mai. Appena il tempo di prendere atto della sostituzione che già il “martello” di Marostica pianta il primo chiodo con una potente diagonale (18-15). Movimenti anche dalle parti romagnole: Piolanti e Farabegoli prendono il posto di Delli Pizzi e Marangoni, ma è un’altra botta di Lisa Ambrosini a tenere banco e tenere in scia la Pavidea Steeltrade. Allegretti, nonostante il virus, va pesante ed allora Parlatini si rifugia nel time. Ciarlini va in doppio due volte,Lorena Amasanti va a metterci una pezza, Valentina Guccione trova un muro perfetto, Amasanti è da ace e Lisa Ambrosini da pareggio (23-23). Sembra che le fiorenzuolane abbiano la forza di vincere il set, ma Federica Musiani sale in cattedra piazzando prima il set ball e poi tirando la riga (25-23). La Pavidea Steeltrade non vuole fare la figura della vittima designata e medita il riscatto. Ci riesce su una invasione di Federica Musiani e su una botta di Lisa Ambrosini che firma un altro break (2-4). Valentina Guccione ha in mano una battuta importante, ma la caccia oltre la riga, Allegretti “cicca” a muro e l’Imola torna avanti. Lisa Ambrosini colpisce ancora, ma le padrone di casa sembrano dare la sensazione di potere allungare. Claudia Zanotti, battuta in rete di Allegretti e attacco lungo di Guccione. Imola che scappa via deciso (10-7). le fiorenzuolane, però, hanno coraggio e ci provano. Impegno da lodare, risultati da censurar: Vignola va in doppio, Musiani in diagonale, Guccione in invasione. I conti non tornano, il punteggio sì (14-10). Valentina Guccione mette male a terra il piede e resta dolorante sul parquet. Pronto soccorso, fasciatura stretta e inevitabile cambio: Boniotti va in campo e bagna l’ingresso con una ace deliziosa, alla quale fa seguito una precisa diagonale di Caterina Errichiello (14-13). Altro colpo di pedale delle romagnole che ci mettono un attimo a riprendersi il vantaggio (16-13). Claudia Zanotti vince sotto rete con Caterina Errichiello, Marika Delli Pizzi mette giù e la forbice si allarga ancora (17-14). Amasanti è in serata da Oscar e ci riprova, Allegretti , invece, non ha la mano migliore (20-16). Zanichelli consuma il suo ultimo time out per cercare di dare la scossa. Padrone di casa che toccano la vittoria e ci danno dentro: Musiani fa pallonetto, Anna Boniotti fallisce il servizio e l’Imola si trova con quattro match ball. Nemmeno il tempo di rendersene conto che Federica Musiani mette giù una ace al veleno e salda il conto (25-20). Festa romagnola, rabbia piacentina. Qualche battuta, un po’ di cattivi pensieri, i complimenti a chi dà sempre tutto fino in fondo, un abbraccio a chi non è stata baciata dalla fortuna. Romagna amara. Un’altra volta. La classifica comincia ad allungarsi. La Pavidea Steeltrade scende due gradini. Non c’è molto da sorridere. Si sale in fretta sul pullmann. CI si consola con un peluche. Sperando porti fortuna. Fermiamoci, c’è un autogrill. Niente birra, pizza, caffè e grappino. Siamo in Romagna. Ci vuole la piadina e un bicchiere di Coca Cola. Troppa grazia sant’Antonio. Basta e avanza. Poca fame, molta delusione. Uno sguardo ai risultati. Qualche calcolo. La corsa ai play offs si è complicata. ma fino a quando l’aritmetica non dirà l’ultima parola, si deve crederci. Arriva la sosta pasquale. Preludio alla volata. Fare l’en plein. A tutti i costi. Poi si vedrà. FRANCO BONATTI