2012-2013

STUDIO 55 ATA TRENTO-PAVIDEA SELTA FIORENZUOLA 3-1

STUDIO 55 ATA TRENTO-PAVIDEA SELTA FIORENZUOLA 3-1 (21-25, 25-23, 25-15, 25-9).
PAVIDEA SELTA FIORENZUOLA: Francesconi 13, Amasanti 8, Guccione 4, Barbarini 8, Magno 9, Fagioli 3, Ghisolfi 6, Vignola 1, Testa (L), Sotera, Risoli, Nicolini. All: Amoros. II° all. Mazza.
La Pavidea Selta esce dai play offs promozione a testa alta. Dopo la sconfitta in gara uno subita al “Palamagni” contro lo Studio 55 Ata Trento, serviva una vera e propria impresa, ci voleva una gara perfetta per pareggiare il conto ed allungarsi la vita, ma sul parquet trentino del “Palabocchi” le ragazze di Omar Amoros e Simone Mazza l’impresa l’hanno soltanto sfiorata, uscendo battute 3-1 al termine di una gara tiratissima che Fagioli e compagne avevano iniziato col piede giusto dimostrando di avere dimenticato la battuta d’arresto di mercoledì scorso, ma che le trentine hanno volto a loro favore alla distanza prendendosi parecchi rischi, ma trovando la stoccata decisiva.
La Pavidea Selta parte fortissimo, il clima è da stadio e le fiorenzuolane trovano la spinta migliore con una superlativa Beatrice Francesconi che costringe le padrone di casa ad inseguire un risultato che prende proporzioni vistose suggerendo al tecnico Marco Mongera un time out sul 4-10. Barbarini dà un aiuto concreto sotto rete e mette giù tre palloni che fanno male, ma le bianconere trentine si confermano solide e piene di energie e risalgono con una serie di attacchi che riportano lo “score” in equiolibrio (10-14). La panchina fiorenzuolana si rifugia in un time, ma l’Ata non molla e riduce ancora il “gap” fino al 14-16, quando Amoros manda in campo Luisa Nicolini in seconda linea e manda a rifiatare Lorena Amasanti, Ada Magno piazza una “ace” che fa 18-21, poi le rossoblù mettono in tabella anche il ventitreesimo punto vincendo un lunghissimo e spettacolare scambio che precede un micidiale uno-due di Lorena Amasanti che manda in archivio il primo atto (21-25).
La gara sembra mettersi in discesa per la Pavidea Selta che può giocare la carta del vantaggio psicologico, ma una serie di incertezze sotto rete e soprattutto quattro errori in battuta spingono il team di Mongera verso uno sprint da 8-4. Le valdardesi arrancano, Amoros getta nella mischia Giulia Sotera , ma l’Ata Trento ha una marcia in più e corre sul 12-6. La gara si fa interessante, le squadre si temono a vicenda e cercano di piazzare la botta decisiva; Amoros chiama il tempo tecnico e cambia Valentina Guccione con Marta Ghisolfi che va subito a punto ridando coraggio alle compagne. Le padrone di casa insistono con gli attacchi potenti e velocissimi già messi in evidenza nella gara di andata, la Pavidea Selta ha un tasso tecnico maggiore e riesce a tenere nel mirino le bianconere che chiedono il time sul 14-9 per spezzare il ritmo. Veronica Vignola entra in battuta a rilevare Ada Magno, Beatrice Francesconi piazza un siluro imprendibile, Noemi Barbarini trova un muro vincente sul 23-20, ma alla rossoblù manca il colpo del kappaò ed allora il cinico Trento ne approfitta con due attacchi che chiudono il set (25-23).
Il set vinto dà vigore e coraggio allo Studio 55 Ata che inizia il terzo atto tenendo testa alle avversarie: Amoros manda sul parquet Marta Ghisolfi al posto di Barbarini, botta e risposta continua, Trento che piazza un break da 8-4, Amoros che va in time out sul 12-5 quando entra Luisa Nicolini  al posto di Valentina Guccione. La Pavidea Selta sbaglia un po’ troppo e non riesce a tenere il Trento che incrementa gli attacchi sotto rete fino ad arrivare a doppiare le rossoblù (14-7). Amoros prova a ridare ritmo e fiato al gruppo, ma il “gap” comincia a diventare pesante e, nonstante la generosità ed il coraggio, Fagioli e compagne restano a distanza e le padrone di casa piazzano una serie di colpi pesanti e mettono fine ai giochi (25-15).
Quarto set con Amoros che tenta di mescolare le carte mandando in campo Veronica Vignola e Marta Ghisolfi al posto di Fagioli e Barbarini, l’Ata Trento spinge a fa molto male sotto rete, la Pavidea Selta ha la marcia bassa e fatica ad esprimersi con efficacia. Il punteggio lievita, la forbice si allarga e sul 13-5 il tecnico rossoblù chiama il time out che non dà la scossa sperata, le valdardesi hanno speso molte energie emotive e cedono minuto dopo minuto ad un avversario che va in scioltezza aumentando il vantaggio. Noemi Barbarini va a rilevare Lorena Amasanti sul 20-8, la Pavidea Selta prova ad affidarsi all’orgoglio, ma lo spirito combattivo è già sotto la doccia e per l’Ata è un gioco fin troppo facile chiudere il set (25-9).Trento va in finale a giocarsi il passaggio in B/1 contro lo Junior di Casale Monferrato, la Pavidea Selta esce dai giochi con qualche lacrima, ma consapevole di avere dato tutto. Avrebbe meritato migliore sorte. Ma la legge dello sport a volte è crudele.
FRANCO BONATTI